PROGETTO 2014-2015: "Sviluppo delle COMPETENZE"

  • Le competenze sono un insieme di conoscenze e abilità che il bambino può sviluppare, modificare e incrementare attraverso un percorso d’apprendimento e attività didattiche.

    Quest’anno partendo dal lancio della parola SPUGNA ogni percorso conduce all’apprendimento di concetti e allo sviluppo delle diverse competenze che portano il bambino ad una crescita armonica:

    Competenze

    • Emotiva: conoscenze e abilità di riconoscere le proprie emozioni e quelle altrui
    • Procedurale: conoscenze e abilità di ordinare azioni in sequenze
    • Logico categoriale: conoscenza e abilità di seriazione e classificazione
    • Creativa: conoscenze e abilità volte ad utilizzare fantasia e intuizione
    • Linguistico narrativa: conoscenze e abilità di saper raccontare e mettere in ordine eventi
    • Rispetto delle regole di convivenza: conoscenze e abilità di appartenenza ad un gruppo
    • Autonomia di pensiero e presa di decisione: conoscenze e abilità di presa di iniziativa, di ragionamento, e di costruzione di ipotesi
    • Relazionale: conoscenze e abilità volte a star bene all’interno di un contesto sociale e quindi anche sviluppare un senso morale e religioso
    • Motoria: conoscenza e abilità relative al movimento e all’organizzazione all’interno dello spazio

    Ogni sezione in seguito al lancio della parola “SPUGNA” differenzia il percorso a seconda dell’osservazione dei bisogni della classe (per esempio potenziare il pensiero narrativo, o la competenza logico categoriale).

    Unità di apprendimento

    Indicano la situazione che i docenti organizzano per far conseguire gli obiettivi generali del processo formativo e gli obiettivi formativi.

    Il punto di partenza sono i bisogni e gli interessi espressi dai bambini, che vanno rilevati e riconosciuti attraverso una attenta e sistematica osservazione. L’unità di apprendimento non deve essere definita rigidamente prima dell’ avvio dell’esperienza. Essa è una pista guida che viene arricchita e perfezionata nel tempo.

    “l’insieme di uno o più obiettivi formativi della progettazione delle attività, dei metodi, delle soluzioni organizzativa necessarie per trasformarle in competenze dei bambini non che delle modalità di verifica delle conoscenze, abilità competenze acquisite va a costruire le unità di apprendimento individuali o di gruppo”

    L’insieme delle U.A. realizzate con le differenziazioni rese necessarie nel tempo costituisce i piani personalizzati delle attività educative.

    I docenti sulla base dell’osservazione effettuata all’interno della propria sezione (del bambino,dei bambini) selezionano obiettivi formativi preminenti quegli obiettivi che reputano prioritari in un certo periodo dell’anno scolastico per i loro bambini. E’ possibile fare riferimento agli obiettivi specifici menzionati all’interno delle INDICAZIONI NAZIONALI, per individuare gli obiettivi formativi. Gli obiettivi trovano un loro corrispettivo nella mappa delle competenze. Essi possono cioè trovare una collocazione a livello di competenza/e. Riconoscere questo significa riuscire ad individuare una relazione tra gli obiettivi che i bambini raggiungono (e che esibiscono attraverso il loro comportamento: saper fare, conoscere, saper essere) e le competenze che sono oggetto di valutazione.

    I bambini potranno mostrare, attraverso il loro fare e le conoscenze che esibiscono, di aver raggiunto obiettivi che magari non sono stati menzionati all’interno dell’unità di apprendimento organizzata inizialmente dall’insegnante.

    Essi andranno quindi aggiunti. Questo conferisce dinamicità all’U,A. che è in continua evoluzione e si plasma nel tempo con il supporto dei bambini.

    Accanto agli obiettivi formativi l’insegnante collocherà nell’U.A. le attività (sempre aperte e che vedono il bambino protagonista e non semplice esecutore) che ritiene opportuno proporre per il conseguimento degli obiettivi. Anche in questo caso l’attenzione che l’insegnante porrà agli interessi espressi dai bambini potrà orientare nuove attività non previste inizialmente, che andranno quindi ad aggiungersi all’U.A..

    Nel corso delle diverse attività (anche il gioco negli spazi è un’attività a pieno titolo) i bambini esibiranno dei comportamenti e mostreranno di avere delle conoscenze (performance acquisite o potenziate dalle diverse proposte). Le performance (sapere, saper fare e saper essere) corrisponderanno a una o più competenze.

    E’ fondatale avere una attenzione particolare alla relazione tra performance e competenze per facilitare anche l’attività di valutazione.

    All’interno dell’U.A. deve trovare posto anche il metodo. Se la scuola fa una precisa scelta metodologico didattica, il metodo può essere menzionato all’inizio del Piano Personalizzato Attività Educative perché è comune a tutte le Unità di Apprendimento.

    Anche tempi e strumenti devono essere precisati.